257 - Sant'Omobono

257. Sant’Omobono

Sant’Omobono è connesso nel nostro dialetto a due curiose locuzioni.

«L’uccia der diavolo» si collega alla sfida che questi gli avrebbe fatta a chi avesse più presto cucito un abito; per non perdere tempo infilando l’ago, il Maligno fece lunghissima la gugliata, che perciò impicciava; corta al contrario il santo, così che vinse1.

Dei sarti si diceva pure che avessero per insegna un ovo da bbeve nell’ovarolo e tredici sartori attorno, i quali vi intingevano ciascuno un crostino, per significare che l’arte del sartore è poverissima. Anche questo però si riferisce al prodigio che Sant’Omobono avrebbe operato allorché, non potendo a causa di un temporale i suoi lavoranti andare a pranzo, li saziò tutti a quel modo con un ovo solo; di qui, a indicare una cosa inesauribile, il detto «ovo de Sant’Omobono».

Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS