06/05/1986 - Catechesi mese di Maggio

Sant’Ilario d’Enza, 06/05/1986
Meditazione del mese di maggio

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Il rosario allora è una contemplazione, è un penetrare i misteri della nostra salvezza, è unirci a Gesù e a Maria, perché, oltre a quello che è un semplice guardare, si tratta di una comunione, la comunione spirituale con Gesù e Maria, perché i «misteri» sono i nostri misteri e ogni mistero (cioè ogni azione salvifica di Gesù) è ancora nostro. Il fatto che Gesù sia nato, nato per noi, non va solo visto esteriormente, va penetrato, va partecipato; il fatto che Gesù sia morto per noi è un fatto che noi dobbiamo rivivere. La Scrittura parla in termini chiari: noi dobbiamo vivere con gli stessi sentimenti di Gesù e di Maria. Quante volte, purtroppo, noi guardiamo a questi misteri con distacco come ad un racconto storico! I misteri invece vanno partecipati ora. “Voi siete morti con Cristo - dice san Paolo - e proprio perché siate morti con Cristo risusciterete con Lui” (cfr. Rm 6,8). Una comunione vera, perché ad ogni mistero il Signore ha acquistato un dono per noi. E noi dobbiamo rivivere, dobbiamo gustare e fare nostri i sentimenti di Gesù; dobbiamo partecipare alla grazia che Gesù ha ottenuto per noi. Non posso guardare ad esempio al crocefisso e non sentire un amore forte che mi dice: “Partecipa alla grazia, perché Gesù ha acquistato anche per te una grazia, anche per te!”. Questo memoriale che dobbiamo rivivere è un grande dono, è una forza per cui noi possiamo avere in verità ciò che hanno avuto le generazioni che sono passate e che hanno assistito ai fatti della salvezza. Noi siamo quindi ricchi delle ricchezze di Dio; il rosario ce lo ricorda, il rosario ci spinge a vivere quello che ha vissuto Gesù, a fare nostri i sentimenti suoi: parteciperemo abbondantemente della grazia. Il rosario quindi è una meraviglia, una meraviglia che lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, perché, con la guida e nell’invocazione di Maria Santissima, possiamo essere dei veri cristiani, partecipi della straordinaria ricchezza di grazie che Gesù ci ha ottenuto. Dobbiamo allora apprezzare sempre di più il rosario e vincere tutte le tentazioni di monotonia, di stanchezza, di indecisione che troppe volte demoliscono invece che costruire. Noi vogliamo, con l’aiuto della Madonna, penetrare quello che forse non abbiamo abbastanza penetrato, far nostri i sentimenti di Gesù e di Maria. E ci proporremo, come fioretto, di far nostri i sentimenti che aveva Gesù durante la sua passione riguardo al peccato: ha sudato sangue, pensando ai peccati che prendeva su di Sé per espiarli. È proprio qui il nostro fioretto: guardare al crocefisso e volere ringraziare Gesù e far nostri i suoi sentimenti di rifiuto di ogni peccato.

CODICE 86E5M013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 06/05/1986
OCCASIONE Meditazione del mese di maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario
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