20/12/1980 - Omelia Feria Avv Novena Natale 6

Sant'Ilario d'Enza, 20/12/1980
Omelia, Sabato feria di Avvento - Novena di Natale – VI giorno - anno A

Ascolta l'audio

Is 7, 10-14; Lc 1, 26-38

Nel Vangelo vediamo sottolineato il turbamento, l’angoscia di Giuseppe di fronte al mistero.

Sì, è giusto che anche noi ci poniamo di fronte al mistero, perché il Natale è un grande mistero; è giusto che ce lo poniamo ben davanti, senza fuggire, per raggiungere poi la fede di cui è un esempio grande Giuseppe.

Perché il Natale è un mistero? Il mistero dei secoli, di Dio che si fa uomo, di Dio, il Verbo, che unisce la natura divina alla natura umana nell’unica sua persona. Gli uomini avevano ascoltato i profeti e non si erano convertiti, si erano succeduti nel corso degli anni i santi e non avevano avuto chi li seguisse. Ora Iddio compie questo mistero insondabile di carità: Lui stesso viene in mezzo gli uomini, Lui, il Signore, che ha creato i cieli, il Signore, come dice il Salmo, “che tiene nelle sue mani l’abisso”, il Signore, Lui, si fa uno degli uomini, diventa un bambino.

Il mistero del Natale allora è un mistero di potenza: solo Dio, con la sua infinita potenza, poteva realizzare questo miracolo.

E’ un prodigio di sapienza, perché Dio, restando immutabile in se stesso, si fa un uomo soggetto a tutte le nostre miserie, a tutte le nostre passività.

È un mistero soprattutto di amore, perché Iddio non solo perdona, ma vuole essere nostro amico, vuole realizzare quella che la Scrittura chiama l’Alleanza, cioè un’amicizia forte e stretta con l’uomo, perché Dio desidera l’amore degli uomini, il nostro povero amore. Desidera la conversazione con noi, che sappiamo quanto è debole, miserabile, quanto è intrisa di egoismo e di orgoglio.

Dio viene a noi, viene per insegnarci il cammino, viene per condividere le nostre paure e per condividere i nostri limiti.

Ecco il mistero! Ecco noi di fronte al mistero: se saremo ancora così duri da non capire, se saremo così coriacei da resistere; perché l’Amore infinito domanda il nostro amore, Lui offre se stesso, e noi non lo ameremo?

Bisogna arrivare al Natale con il cuore traboccante di amore, bisogna arrivare al Natale con l’anima spalancata e perfettamente sensibile, bisogna arrivare al Natale con la purificazione totale di noi stessi, per essere discepoli validi di amore.

E così il Signore, nella sua potenza manifesta la sua maestà, nella sua sapienza manifesta l’altissima sua ordinazione delle cose; con l’amore manifesta più completamente la sua natura e noi dobbiamo seguirlo, seguirlo per imparare anche noi dove porre la nostra confidenza, dove porre la nostra sapienza e il nostro studio, dove porre la nostra generosa osservanza dei comandamenti, che devono essere solo una risposta di carità.

CODICE 80NLN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 20/12/1980
OCCASIONE Omelia, Sabato feria di Avvento - Novena di Natale – VI giorno - anno A
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il mistero del Natale, l’amore
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS