01/11/1988 - Omelia Tutti i Santi Matrimonio

Ap 7, 2-4. 9-14; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.

È una grande, una magnifica festa quella nella quale celebriamo tutti coloro che hanno seguito Gesù nella tribolazione, nella croce, nella sofferenza ed ora sono in una gloria intramontabile. È la meditazione che dobbiamo approfondire: questa nostra esistenza è un breve tratto della vita; dopo questa esistenza vi è una esistenza che dura per i secoli dei secoli, per l’eternità.

E dobbiamo riflettere con grande intensità perchè, diceva bene san Paolo, noi saremmo altrimenti i più miserabili degli uomini e invece siamo gli eredi della resurrezione di Cristo.

È quindi con entusiasmo che meditiamo sulla parola di Dio, sulla promessa di Cristo, su quello che ha detto che verrà, perchè i suoi amici sono già partecipi della sua gloria, una gloria che non tramonta.

Voi, sposandovi oggi, avete sottolineato questa grande verità: la gioia di essere cristiani, la felicità nell’essere integralmente cristiani. Voi avete sottolineato questa vostra certezza, la certezza delle Beatitudini.

“Beati – ha detto il Signore – beati...”. Sono poveri, sono miti, sono perseguitati, rinunciano a tanti piaceri mondani, ma sono beati, perché hanno la strada della gloria, hanno la strada della pace. Non ci può essere un’altra pace, infatti, se non quella di Dio ed è sempre in subbuglio il cuore umano se non riposa sul Cuore di Cristo.

Avete scelto questa festa per riaffermare la vostra fede, per riaffermare la precisa posizione nella quale volete collocarvi per tutto il tempo del vostro matrimonio.

Ebbene, noi vi auguriamo una pienezza e oggi sentiamo come siamo uniti in questa certezza.

Noi vi auguriamo che il Signore sia sempre al principio e al termine di tutte le vostre giornate; che il Signore, nella sua misericordia, accolga le vostre opere e le trasformi come il seme si trasforma nella messe.

Desideriamo per voi che sia tale la grazia dello Spirito che vi faccia felici della vera felicità, del vero dominio di voi stessi, del vero senso dell’esistenza; la grazia dello Spirito dia a voi sempre, quotidianamente, una forza di salita, di bontà, di amabilità, di coraggio. Affrontate la vita con questo coraggio: il coraggio delle cose grandi e belle, delle cose magnifiche e veramente proporzionate a quella che è la vostra generosità. Siate quindi unanimi, unanimi nel volere, unanimi nel tendere, unanimi nel conquistare, unanimi!

Gli sposi pongono proprio nel matrimonio, nel sacramento del matrimonio la loro base di lancio. Il matrimonio è un grande sacramento: dà l’energia, dà il senso delle cose, dà l’assistenza continua di una forza divina.

Confidate, confidate sempre in quello che questa mattina ricevete; confidate e crescete! Cresca il vostro amore sempre di più; cresca la vostra comprensione e la vostra generosità. Cresca – vi sembra già grande! –, ma la forza del sacramento passa al di sopra di ogni nostra attesa.

Confidate, amate, generosamente operate.

Ecco, siamo uniti con voi nella preghiera. Siamo uniti nel guardare all’assemblea dei Santi che, invocati, sono presenti; che, invocati, sono efficaci; che, invocati, ci lanciano il loro grido di gioia, il loro «Alleluia!». Essere con Dio è un alleluia perenne.

Sia la vostra vita un «Alleluia», nell’attesa dell’alleluia eterno. Un «Alleluia», un sì alla gloria di Dio, un sì al bene vostro e al bene degli altri. Un sì potente, meraviglioso, grandissimo.