12/06/1983 - Omelia XI Domenica Ord Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 12/06/1983
Omelia XI domenica del tempo ordinario Anno C

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Gal 2, 16. 19-21; Lc 7, 36-8, 3

Davanti a questa magnifica pagina del vangelo, ci resta nel cuore un’ammirazione profonda per la persona, le parole, le opere di Gesù. E dietro l’ammirazione, ci colpisce come tutto il bene dell’uomo sia nella sua relazione con Cristo. Cristo è veramente Colui al quale ci dobbiamo sempre rapportare, perché Lui è via, è verità, è vita. Ed è su questo tema che dobbiamo fare la nostra riflessione, perché il matrimonio è un’azione di Cristo. È Cristo che interviene nell’amore dei due sposi, è Cristo che lo rende grande, intramontabile, meraviglioso.

Siete venuti qui proprio per questo: per consacrare il vostro amore a Gesù. Siete venuti perché capite e sentite tutta l’importanza di avere il Signore Gesù in casa vostra. Sentite tutta l’importanza di unirvi a Lui e di costruire con Lui, perché sono sempre Sue le parole: è la pietra, è la roccia sulla quale la casa deve essere edificata, altrimenti la casa è costruita sulla sabbia e alla prima burrasca crolla tutto. Voi perciò vi proponete questa mattina, offrendo il vostro amore, di renderlo così, sempre amore di Cristo, sempre amore vero, donato, espresso, cresciuto. Sì, perché i vostri propositi sono in quest’ordine. Voi volete vivere la vita cristiana, non una vita cristiana scialba, stinta: una vita cristiana forte, chiara, vigorosa.

Sì, noi vi auguriamo questa vita, ve la auguriamo perché sappiamo che benefici incredibili racchiude. Ve l’auguriamo, perché la vostra vita possa essere felice, di quella felicità che è possibile qui: la felicità di compiere il proprio dovere, la felicità di eseguire la vostra missione, la felicità di lavorare non solo per il tempo, ma di lavorare per l’eternità.

Noi vi auguriamo perciò un ritmo di vita intenso, un ritmo di vita ascensionale, un ritmo di vita che sia un grande palpito di carità l’uno per l’altro, perché la missione prima, la missione fondamentale sta di essere uno per l’altro, di volervi profondamente bene e di accrescere ogni giorno il vostro amore nell’esperienza che la vita stessa realizza, un’esperienza di lavoro, un’esperienza di comunanza, un’esperienza d’impegno, un’esperienza di fede. Sì, una grande esperienza di fede, perché siete del Signore e in Lui volete maturare tutto quello che vi succederà. Volete maturare, perché le cose non distruggono: quando sono in Cristo, edificano.

Ed è questo, ed è soprattutto questo che noi vi desideriamo. Vi desideriamo un Cristo conosciuto, amato, un Cristo servito tutti i giorni. Ecco, così, con fede, così con umiltà, così con generosità. Crescere nella grazia di Dio perché la grazia di Dio vi assicura, la grazia di Dio è onnipotente. Il Signore non manca, lo ha detto Lui stesso: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”. E le sue parole per voi, oggi, sono queste: sono vicino a voi, sono con voi per consacrare tutta la vostra vita, per dare un senso a tutto il vostro lavoro. Sono con voi, non mancherò mai. Sono con voi e con voi intendo pregare, con voi intendo amare, con voi intendo operare. La parola di Gesù è parola che raccogliete con umiltà, ma accogliete con grande riconoscenza e con grande serenità. Sempre, sempre di più, in Cristo Gesù.

CODICE 83FBO0133AE
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 12/06/1983
OCCASIONE Omelia XI domenica del tempo ordinario Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, Matrimonio
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Matrimonio
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