Via Crucis 1987

INTRODUZIONE

Cerchiamo di fare bene questa Via Crucis. Soprattutto cerchiamo di unirci molto a Maria Santissima, sicché la Via Crucis diventi la Via Matris. La via della croce diventi la via della Madre per imparare da Maria a stare vicino a Gesù e a ricambiare amore con amore. La Madonna è stata la più vicina al Cuore di Gesù. Impariamo da Lei la forza per superare noi stessi, i nostri egoismi; impariamo quanto ha sofferto perché ha amato Gesù così grandemente.

STAZIONE I

GESÙ È CONDANNATO A MORTE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Meditiamo sull’ingiustizia enorme di Gesù condannato a morte come un malfattore, mentre è passato facendo solo del bene. Ha amato tutti, ha capito tutti, ha guarito tutti gli ammalati che gli hanno presentato ed è condannato a morte. Dobbiamo imparare da Lui ad essere veramente in una grande serenità di vita. Facciamo il bene perché il bene è voluto da Dio, senza guardare a quelli che, per spirito mondano, ci spingerebbero ad altre scelte. Facciamo il bene cercando la volontà del Signore come ha fatto la Madonna al seguito di Gesù. Ricordiamo la sua parola, la risposta all’Arcangelo Gabriele: “Avvenga di me secondo quanto tu hai detto”1. Impariamo dunque, con vero spirito di umiltà e vero senso di perseveranza, a fare il bene, a fare tutto il bene perché voluto da Dio, perché Dio ha il suo progetto per ognuno di noi.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE II

GESÙ PRENDE LA CROCE SULLE SUE SPALLE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Ha preso la croce. L’ha presa con amore. L’ha presa perché sempre l’aveva vista davanti a sé: la croce entrava in un piano di salvezza. Simeone aveva detto alla Madonna: “La tua anima sarà trapassata da una spada”2. La Madonna ci insegna a seguire Gesù e a prendere le nostre croci: le croci della nostra miseria, della nostra insufficienza, delle nostre ricadute; la croce dei dolori, delle contraddizioni, delle incomprensioni, delle stanchezze. Tutto sta nel prendere bene le croci! La santità è legata proprio a questa condizione dell’uomo quaggiù; perché l’uomo, quaggiù, deve soffrire, deve lottare. Impariamo da Gesù: andiamo avanti, seguiamolo con umiltà, con fiducia, con generosità.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE III

GESÙ CADE SOTTO IL PESO DELLA CROCE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Si può cadere sotto la croce ed essere vittoriosi perché la croce ha la sua logica e noi siamo tanto deboli. Cadere sotto la croce non vuol dire disperarci, angustiarci, tormentarci. Vuol dire sentire come le nostre forze non valgono, come sono deboli, come sono insufficienti e come dobbiamo ricorrere a Gesù continuamente, perché lui è restato la sorgente della vita. Soprattutto nell’Eucaristia ci dona la fortezza e il conforto. Uno degli effetti della comunione eucaristica è proprio darci conforto. Impariamo dalla Madonna a ricorrere a Gesù perché la Beata Vergine ha voluto stare sempre vicino al suo Gesù e ha voluto corrispondere fino in fondo, in una vita umile, povera, sacrificata. Impariamo da Maria a vedere che la forza del Signore non ci esonera dalla nostra generosità, dalla nostra attività; ci è conforto se stiamo sempre uniti al Salvatore.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE IV

GESÙ INCONTRA LA MADRE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Un incontro. Un incontro dello sguardo. Un incontro dei cuori. Un incontro delle intenzioni. La Beata Vergine, in quel momento, ha espresso in modo meraviglioso tutta la sua tenerezza ed è entrata sempre di più nelle finalità di Gesù. Gesù si offriva al Padre. Gesù voleva la salvezza degli uomini. Gesù accettava il dolore per prenderlo come mezzo di salvezza, per darlo a noi così che potessimo sviluppare sempre di più la nostra salita. Per noi hanno sofferto, per noi hanno amato! Ci rivolgono ancora – sia Gesù che la Beata Vergine – l’invito a fare di più, a vincere ogni nostra tiepidezza, ogni nostra forma di stanchezza e di ricaduta nel peccato. Vincere come hanno vinto loro mettendoci totalmente a disposizione della Provvidenza!

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE V

IL CIRENEO

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Il Cireneo non voleva, si rifiutava. Passerà alla storia come uno che non vuole partecipare di Gesù. È solo costretto. Il Cireneo ha trovato molti imitatori. Non vogliamo fare il nostro dovere e, se lo facciamo, lo facciamo a stento, mal volentieri, ribelli. La Madonna ha fatto sempre, in tutto, quello che Dio le chiedeva, in una apparente contraddizione di cose. Si è fidata di Dio, si è offerta e la sua offerta è stata meravigliosa. Domandiamo a Gesù di fare bene ogni nostro dovere e di metterci sempre a disposizione, anche in quelle cose difficili e improvvise che troverebbero, se non entriamo in questa visione, un cuore solitamente ribelle e recalcitrante.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE VI

LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO A GESÙ

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

L’umiltà è una grande virtù! Fa fare delle cose, all’apparenza molto piccole, che invece sono grandi. La Veronica asciuga il volto di Gesù. Il suo gesto resta un gesto di esempio. Bisogna che vogliamo con tutto il cuore riparare il male. Nella Santa Messa uno dei fini è chiaramente sottolineato proprio per riparare: la propiziazione. Propiziare vuoi dire intercedere, vuol dire chiedere perdono per tutti, vuol dire porci in una carità, in una comprensione molto grande dei peccatori. Vuol dire pregare per tutti. Alla Vergine, «Rifugio dei peccatori»3, offriamo il nostro cuore e invochiamola perché ci aiuti a essere generosi nel saper consolare Gesù in tutte le circostanze della vita, perché ci aiuti a partecipare bene alla Messa in spirito di salvezza.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE VII

GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Contempliamo, ancora una volta, Gesù con il volto a terra, sotto un peso insopportabile. Bisogna che impariamo da lui ad accogliere le prove che il Signore permette. Sono prove misurate bene dalla Sapienza di Dio. Se “non cade un capello dal vostro capo senza il permesso del Padre Celeste”4, quanto più non avviene nulla di grave senza che lui lo possa permettere. Lo permette per il nostro bene, lo permette per farci crescere, lo permette per renderci maturi nella fede. La Vergine ha avuto tante prove e noi facciamo sempre il ricordo dei suoi sette dolori. La Madonna ha sofferto e ha saputo soffrire. Impariamo ad accogliere quello che il Signore manda a noi, quello che manda a coloro ai quali vogliamo bene. Affidiamoci totalmente alla sua meravigliosa misericordia.

(momento di silenzio).

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE VIII

GESÙ INCONTRA LE PIE DONNE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

La strada della virtù è una strada difficile, anche se è una strada bellissima. La vita, altrimenti, sarebbe una monotonia e non potremmo avere i meriti che hanno valore per tutta l’eternità. Le pie donne comprendono Gesù. Comprendono la tragedia che si sta verificando. Non hanno paura: esprimono il loro lamento. Come saranno state guardate male! Come saranno state rimproverate! Esprimevano il dolore e lo manifestavano coraggiosamente e serenamente. La Beata Vergine ha saputo essere la testimone di Gesù: lo ha manifestato, lo ha cercato, lo ha glorificato. Impariamo da lei ad avere una vita di virtù che sia una vera glorificazione di Dio, una testimonianza nel progredire della nostra vita cristiana.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE IX

GESÙ CADE LA TERZA VOLTA

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo. T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Poniamo, con molta devozione e intuizione, il nostro cuore davanti a Gesù che cade la terza volta. La sua caduta manifesta sempre di più il suo amore, la sua meravigliosa donazione di conforto per noi. Non sgomentiamoci mai! Il peccato va combattuto. Il peccato è sempre insidioso e l’insidia si chiama tentazione. Abbiamo tante, varie tentazioni. Dobbiamo individuarle, dobbiamo combatterle, dobbiamo coraggiosamente superarle. Bisogna che ricorriamo al pensiero della passione di Gesù e al pensiero dell’opera della Madonna, che è chiamata: «Madre della misericordia»5, «Madre dolcissima», «Madre soavissima». La Madonna ci fa vedere Gesù, ci fa capire quanto il Signore ha sofferto per noi, ci fa vedere come non dobbiamo disperarci mai ma, in ogni occasione, essere pronti e forti.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore T. ‑ Abbi pietà di noi

STAZIONE X

GESÙ SPOGLIATO DELLE VESTI

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Gesù il povero. Non gli restano neppure i vestiti; saranno divisi tra i soldati. Neppure i vestiti... Dobbiamo sempre pensare come è facile invece per noi attaccarci alle cose, preoccuparci delle cose, essere ansiosi per le cose materiali, disporre una cattiva divisione del tempo, prendere l’occasione per tralasciare le pratiche di pietà. Domandiamo la grazia di essere distaccati, di essere distaccati dalle cose e di dare sempre la priorità a quelle spirituali che valgono tanto di più. Domandiamo alla Madonna, che totalmente si è data al piano di Dio nella sua povertà, umiltà e perseveranza, di insegnarci a seguire sempre Gesù.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi.

STAZIONE XI

GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Lo guardiamo in croce: inchiodato al palo. Ricordiamo una figura di Gesù nel serpente di rame che Mosè fece innalzare nel deserto. Chiunque, punto dai serpenti velenosi, guardava a quel serpente, era salvo. È Gesù stesso che ci ricorderà l’esempio e ci dirà: “Così avverrà per il Figlio dell’uomo”6. Guardare al crocefisso! Capire il crocefisso! Stare vicino al crocefisso! Stargli vicino con amore, stargli vicino con viva fede, come stava vicino alla croce la Beata Vergine. Stava in piedi, immobile, nel suo immenso dolore. Guardava lui e collaborava con lui, corredentrice per la nostra salvezza, per il nostro vero bene.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi.

STAZIONE XII

GESÙ MUORE IN CROCE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

“Nelle tue mani, Padre, raccomando lo spirito mio”7. Sono le ultime parole di Gesù. “Chinato il capo, rese lo spirito”8. Quanto dobbiamo riempire il nostro cuore di riconoscenza! Ha compiuto tutto per il genere umano. Per noi peccatori è morto! Non è morto per gli angeli ma per noi peccatori, cattivi, infidi, ingrati; per noi che ripetiamo i nostri peccati come fossero delle cose interessanti. Adoriamolo e giuriamogli di non lasciare mai le difese che lui ci dà, per non ricadere nel peccato. Mai più peccato! In quel momento la Madonna realizzerà la vera, totale, perfetta comprensione di che cosa vuol dire il peccato, di come sia una cosa orribile e da superare sempre, con sdegno, con fortezza, con confidenza.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi.

STAZIONE XIII

GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Pensiamo alle sofferenze di Maria; ma pensiamo con quanta tenerezza, con quanta delicatezza, ha preso tra le sue braccia il corpo di Gesù. Pensiamo ad avere un cuore come la Madonna e a farci insegnare da Lei a ricevere Gesù nella comunione. Troppe volte le nostre comunioni sono gesti indifferenti, sono cose che facciamo per abitudine. Povere comunioni quelle dove manca l’amore, dove manca il dono, dove manca la tenerezza! Povere comunioni! Non facciamo mai una comunione con il cuore dissipato, con il cuore distratto!

(momento di silenzio)

G. Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi.

STAZIONE XIV

GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO

G. ‑ Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo T. ‑ Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Inginocchiamoci sul sepolcro di Gesù ed esprimiamo la nostra supplica, perché anche noi possiamo essere dei veri risorti. Gesù è nel sepolcro, ma il sepolcro non lo prenderà. Con la sua morte, Gesù ha ucciso la morte, risorgerà. Nella vita cristiana dobbiamo vedere una immersione nel Mistero Pasquale di Gesù. Noi siamo cristiani proprio per la nostra fede nel risorto, proprio perché siamo ben persuasi nella fede che anche noi risorgeremo. Allora, seminiamo molto, seminiamo tanto, per poter raccogliere, per poter avere una gloria magnifica in Paradiso. Seminare, seminare tante opere buone, tanti sacrifici, tante rinunce. Seminiamo perché, quello che si semina, è quello che fiorisce e dà frutto. Impariamo dalla Madonna che, «Vergine Addolorata» e «Regina dei Martiri»9, è diventata la «Regina degli Angeli»10 e la «Regina di tutti i santi»11.

(momento di silenzio)

G. ‑ Abbi pietà di noi Signore. T. ‑ Abbi pietà di noi

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